LA NOSTRA MICRONAZIONE
Nel 2020, un film di Sydney Sibilia distribuito su Netflix ha ricordato la curiosa vicenda dell’Isola delle Rose, la piattaforma sul mare costruita da Guido Rosa che, negli anni Sessanta, dichiarò la propria indipendenza, diventando così di fatto una delle pioniere di un fenomeno che negli ultimi anni ha preso decisamente più piede. Oggi infatti sono centinaia, nel mondo, le micronazioni, con forme, obiettivi, interessi, e un diverso grado di serietà. C’è chi lo fa a scopo politico, chi invece la vive come un gioco. Chi ne fa una curiosità turistica, come Seborga. Poi c’è chi “micronazione” lo è sul serio, a tutti gli effetti di legge come San Marino, Andorra, ma in questo caso la questione si fa più complessa.
L’approdo all’”indipendenza” (almeno teorica) per Urside è la prosecuzione di un percorso con la fondazione dell’Associazione. A spiegarci cosa significa essere una micronazione (e perché ne vale la pena) è direttamente il fondatore dell'associazione Vault Lab. La Zona Autonoma di Urside (AUTONOMOUS ZONE OF URSIDE) è l'espressione micronazionale dell'associazione Vault Lab.
Ci sono più di 400 micronazioni attualmente esistenti al mondo anche formate da un solo individuo. Principalmente lo si fa per attuare un’idea, rivendicare la propria identità e visione del mondo. Qualcuno lo fa anche per gioco, per cosplay: in Abruzzo c’è un signore appassionato del Signore degli Anelli che ha fondato una micronazione Hobbit. Nel nostro caso c’è una componente “dadaista” ma sostanzialmente è la prosecuzione di un percorso. Fin dalla sua fondazione “Urside” riflette sulla tecnologia, sull’arte, sull’ambiente, sullo spazio che abitiamo. Diventare una micronazione è un modo per affermare la nostra identità e riunire le persone che in questi anni hanno operato insieme a noi.
​
La vita della micronazione è articolata e vivace «Siamo sempre stati interessati al discorso comunitario, soprattutto su piccola scala: ho sempre pensato che spesso nel piccolo si faccia meglio che nel grande, basti pensare al lavoro di una piccola azienda agricola, in termini di qualità dei prodotti e di cura del territorio. Così abbiamo costituito le nostre cariche, che sono visibili sul nostro sito e abbiamo diversi ambasciatori in giro per il mondo, che concordano con le nostre idee e contribuiscono a portarle in giro. In tutto abbiamo un’ottantina di cittadini e cinque ambasciatori, uno in Brasile professionista del settore Marketing, uno in Albania, un artista e grafico pubblcitiario.
Siamo parte del progetto della micronazione amica "Bardo"(Bardo Archipelago), abbiamo costituito sia l'ambasciata in terra partenopea della micronazione di Torre di Mondovì e sia abbiamo voluto annettere lo spazio in cui opera al ducato, così c’è un pezzettino di “Urside” anche in Piemonte. La micronazione è un concetto teorico, ma con interessanti risvolti concreti: è l'espressione della nostra utopia.
Il sito dedicato prettamente alla micronazione (in inglese) è navigabile QUI